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Il Notaio è il pubblico ufficiale incaricato di ricevere gli atti tra vivi (ad esempio, vendite, donazioni, verbali societari) e di ultima volontà (ad esempio, testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservarli e rilasciarne copie e certificati.
“Pubblica fede” significa che l’atto redatto dal Notaio è dotato di una particolare efficacia legale: quello che il Notaio attesta (ad esempio, che una persona ha fatto una certa dichiarazione o ha eseguito un pagamento) “fa piena prova”, cioè deve essere considerato vero, anche dal giudice, salvo che sia successivamente accertato il reato di falso.
Per questo motivo, la Legge prescrive l’impiego dell’atto notarile per tutti quegli atti giuridici di cui vuole garantire al meglio la, certezza, legalità, l’identità delle parti e la conformità alla loro volontà, perché li considera di maggiore importanza:
per il loro contenuto economico-sociale o per la loro complessità (ad esempio, vendite, divisioni, mutui ed altri contratti immobiliari, atti costitutivi di società commerciali e modificativi di statuti sociali, costituzioni di associazioni che intendono ottenere la personalità giuridica, ecc.);
per gli effetti che producono in relazione allo stato civile di una persona (ad esempio, il riconoscimento di un figlio);
per l’interesse pubblico alla libera manifestazione della volontà di una persona e alla sua precisa traduzione in linguaggio giuridico (ad esempio, nel testamento e nella donazione).
Di conseguenza, la Legge esige che il Notaio sia un professionista di diversi rami del diritto: le sue competenze, infatti, soggette ad un costante aggiornamento professionale, non riguardano solo il diritto privato, commerciale e successorio, ma coinvolgono anche l’urbanistica, il catasto, le imposte dirette e indirette, la normativa antiriciclaggio, gli enti del Terzo Settore ecc.
Ecco perché un famoso giurista del Novecento ha definito l’attività essenziale del Notaio con questa formula: «Tanto più Notaio, tanto meno Giudice»: quanto più il Notaio svolge bene il proprio lavoro – accertandosi dell’identità delle persone che compaiono davanti a lui, interpretandone la volontà e traducendola in un linguaggio giuridico preciso – tanto meno un atto giuridico, come un contratto, sarà fonte di controversie che finiscono davanti al Giudice.
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